Il linfoma anaplastico a grandi cellule associato a protesi mammarie (BIA-ALCL) è un raro sottotipo del linfoma non Hodgkin. Nel 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito dei criteri diagnostici specifici tra cui l’espressione del marcatore CD30+ e la negatività per l’ALK.
Swissmedic fa parte della task force europea e internazionale sul BIA-ALCL, creata per consentire ai propri membri di scambiare i dati e condividere le informazioni su questa rara malattia.
Gli studi sul BIA-ALCL sono realizzati adottando l’approccio basato sulle evidenze scientifiche come da prassi. Le ricerche condotte in quest’ ambito non hanno per ora permesso di determinare le modalità di sviluppo del BIA-ALCL e a tal proposito sono state formulate diverse teorie in competizione tra loro. In questo contesto, lunedì 19 novembre 2018 abbiamo partecipato a un workshop sul BIA-ALCL. Presenti a tale incontro vi erano esperti internazionali, rappresentanti delle autorità, dei fabbricanti e rappresentanti di società mediche e scientifiche (Expert Meeting).
Sebbene i casi di BIA-ALCL siano stati in prevalenza segnalati in persone portartici di protesi mammarie testurizzate (ruvide), non sono stati finora condotti studi clinici controllati che confrontino campioni omogenei di persone a cui sono state impiantate protesi lisce e testurizzate. Finora non è stato individuato alcun nesso causale e il meccanismo di sviluppo del BIA-ALCL resta indeterminato.
Secondo il parere espresso dal comitato SCHEER nella pubblicazione «Scientific advice on the state of scientific knowledge regarding a possible connection between breast implants and anaplastic large cell lymphoma» datata ottobre 2017 (SCHEER Report), le informazioni scientifiche attualmente disponibili sono insufficienti per consentire una valutazione del rischio metodologicamente solida a riguardo della possibile associazione tra l’impianto di protesi mammarie e lo sviluppo dell’ALCL. È pertanto necessario intensificare le ricerche nel campo del BIA-ALCL e dedicare maggiore attenzione a questa patologia per poter comprenderla meglio.
Considerando il numero di casi di BIA-ALCL confermati a livello internazionale e l’aumento di sensibilizzazione a tal proposito, Swissmedic desidera ribadire, per chiunque stia valutando di sottoporsi a un intervento chirurgico per l’impianto di una protesi mammaria, l’importanza di prendere in esame i rischi e i benefici e di discuterne con il proprio chirurgo. I medici specialisti devono discutere del rischio potenziale del BIA-ALCL con chi desidera un impianto mammario e con chi si presenta per un controllo delle protesi mammarie già impiantate. In caso di problemi di salute legati alle protesi mammarie, si prega di contattare il proprio medico di fiducia.